Milano Città Metropolitana Palazzo Isimbardi
Il Sindaco di Milano Città Metropolitana Giuseppe Sala ha conferito ai consiglieri metropolitani le seguenti deleghe; a seguire e link di riferimento del decreto
e del sito di Milano Città Metropolitana
Barbara Agogliati
Politiche abitare, Periferie, Reti dello sport
Politiche abitare, Periferie, Reti dello sport
Elena Buscemi
Lavoro, Politiche sociali
Lavoro, Politiche sociali
Arianna Censi (Vice Sindaco)
Infrastrutture manutenzioni, Pianificazione strategica, Organizzazione,
Infrastrutture manutenzioni, Pianificazione strategica, Organizzazione,
Franco Maria Antonio d'Alfonso
Risorse, Bilancio, Spending review, Investimenti, Patrimonio
Pietro Mezzi
Pianifcazione territoriale, Parchi, Ambiente
Pianifcazione territoriale, Parchi, Ambiente
Roberto Maviglia
Risparmio energetico 20-20-20, Edilizia scolastica
Siria Trezzi
Mobilità, Servizi di rete
Mobilità, Servizi di rete
Francesco Vassallo
Semplificazione, Digitalizzazione, Sviluppo economico
Semplificazione, Digitalizzazione, Sviluppo economico
Intervento del
Capogruppo Consiliare de LA CITTA' DEI COMUNI
Alessandro Braga
Signor Sindaco, colleghi Consiglieri.
Questa è la prima possibilità che, come neoeletti, abbiamo di poterci confrontare sui temi che interessano la nostra città metropolitana. Mi auguro che sia solo il primo appuntamento di una lunga serie. Il nostro è un consiglio metropolitano che viene eletto con modalità da noi ritenute incostituzionali, e per questo abbiamo già presentato un ricorso alla corte, ma che allo stesso tempo, in questo momento, è la massima rappresentanza democratica che ci sia in via Vivaio. Crediamo sia necessario, per garantire la responsabilizzazione diffusa verso la cosa pubblica, e il più elevato controllo democratico, ottenere l’elezione diretta del Sindaco e del Consiglio Metropolitano fin dalla prossima tornata elettorale. Ma come Lista Città dei Comuni crediamo anche fondamentale che questo consiglio, seppure eletto con una consultazione di secondo livello, venga investito il più ampiamente possibile di questioni, temi e
discussioni per il miglior funzionamento dell'ente.
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Ente che troppo spesso, e anche alcune delle deleghe individuate dal sindaco Giuseppe Sala lo dimostrano, tende ad essere visto e interpretato come mera propagazione della Giunta e del Consiglio comunale di Milano. Così non deve essere, banalmente perché così non è. Il voto ponderato e l'elezione di secondo livello porta in quest'aula una rappresentanza troppo Milano-centrica. Eppure può esserci altro, e la mia elezione lo dimostra: al di là di un voto milanese, le preferenze confluite sulla mia persona rappresentano diversi comuni di piccole e medie dimensioni, che non possono essere dimenticati. Lo dicevamo già nel programma che abbiamo allegato (unici ad averlo fatto) alla presentazione delle nostre candidature. Noi vogliamo una Città Metropolitana policentrica, concreta, inclusiva, giusta. Per fare in modo che sia così, è un invito che rivolgo a tutti, maggioranza e opposizione, facciamo quello che ci è concesso fare: dotiamo il consiglio metropolitano di un suo regolamento, e allo stesso tempo proviamo a dare corpo e sostanza allo statuto del nostro ente, dotandolo di regolamenti attuativi che lo rendano applicabile. Città metropolitana è vista dalle persone come un ente inutile, farraginoso, superato nei fatti. Così non è, ma per fare in modo che non lo sia, è necessario partire da un lavoro certosino, capillare, che lo renda capace di essere vicino ai bisogni dei cittadini: e allora dotiamo questo ente di un'organizzazione che sia capace di rilanciarne l'azione. Definiamo ruoli e competenze per fare in modo che sia un'istituzione autonoma e autorevole, e non semplicemente, lo ripeto, mera appendice del Comune di Milano. Tutti i ruoli dirigenziali devono essere assegnati a persone competenti, che abbiano una visione di lungo periodo, e che siano vera emanazione di città metropolitana. Faccio un esempio che può rendere al meglio quanto ho appena detto: come è possibile che il direttore generale sia in condivisione con il Comune di Milano? Può questa figura, nel rispetto della sua competenza e professionalità, dedicare tempo, passione e impegno per il difficile compito di rilancio che tutti noi vorremmo se è “divisa” tra due enti che non possono, e non devono, essere sovrapposti?
Ancora, perché il sindaco Sala non ha guardato oltre lo steccato politico della sua maggioranza milanese nell'assegnare le deleghe? Perché ritiene questo consiglio solo e semplicemente un prolungamento di quello comunale forse? Noi un progetto politico/amministrativo lo abbiamo, e vi rimando nuovamente al nostro programma, perché convinto che possiate trovare spunti interessanti.
Ma non mi fermo a questo, e vi propongo alcuni temi che possono essere calendarizzati e discussi nel più breve tempo possibile:
- perché non convochiamo il Consiglio e la Conferenza Metropolitana per definire un piano condiviso per la riduzione delle emissioni?
- perché non discutiamo di come trovare le risorse necessarie per i circa 5mila studenti disabili del nostro territorio che hanno bisogno del trasporto scolastico e dell'assistenza?
- perché non programmiamo un piano di manutenzione dell'edilizia scolastica, in modo da evitare che i nostri ragazzi stiano in aule fatiscenti mettendo a rischio la propria incolumità?
- perché non parliamo da subito di una tariffazione dei mezzi pubblici che eviti di penalizzare la già troppo penalizzata area extra-cittadina?
Sono solo alcuni dei temi che si possono toccare. Aspettiamo anche le vostre proposte, pronti a discuterne in maniera aperta e collaborativa, se dovessero andare nella direzione da noi auspicata.
Con stima, Alessandro Braga (La Città dei Comuni)
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